CAMERATA 1

 

Cosa dirvi della camerata n° 1? Niente di particolare: 8 posti branda e 7 allievi ufficiali. Sicuramente si può dire che é stata composta per ultima con gli elementi rimanenti della compagnia: nessuna armonia, nessun punto in comune, solo una cosa li lega: il corso AUC.
I soggetti, rigorosamente in ordine alfabetico per evitare ulteriori risse, sono: Anzelini Nicola (con la "zseta"), Ciscato Cristian (Ciscato si, Ciscato no, se famo du giorni!), Ferrazza Paolo (F.P.), Gelmini Silvano (bambino saggio), Menoni Thomas (qua per sbaglio), Pezzarini Ramon (con l'accento sulla "o"), Savio Gabriele (lo stordito). Ognuno ha una storia, un "io", ognuno vuole avere sempre ragione, ma nessuno alla fine ce l'ha.
Denominata il nido delle aquile, sembra più un campo di battaglia dove gli scontri, nonostante i vari poligoni, fortunatamente non sono a fuoco.
Solo in un momento sembrano in armonia, quando dormono. Ma tutto svanisce alla sveglia; Gelmini è già in afflusso mensa, Menoni inizia a cantare "I believe...", Anzelini si incazza perchè vuole dieci minuti di tranquillità, Pezzarini si gira dall'altra parte non curante, Savio inizia a pregare Dio per non essere punito, Ciscato bestemmia perchè la finestra aperta lo ha raffreddato, Ferrazza si mette le mutande perchè nudista durante la notte.
Durante la giornata solo sputtanamenti a vicenda, i complimenti valgono solo se uno viene punito. Nei momenti liberi in camerata ovviamente non ci si trova: uno studia, uno fa la doccia, uno si imbosca a fumare, uno ascolta la musica ed in ognuna delle sette perfide menti si pensa: "Ma che cazzo stanno facendo quegli altri sei storditi!". Che camerata di merda!
Il bello viene alla sera, per le pulizie: il capocamerata ordina per un dato orario la presenza effettiva degli allievi per spattinare ed altro, ma non si sa come questo non accade mai: scarponi ancora da lucidare, permessini telefono, cicca urgente, letto da fare, ognuno vuole farsi i cazzi propri!
Quando poi finalmente le pulizie sembrano iniziare ecco entrare dalla porta il piantone che frettoloso nel conoscere il nome dei mitici responsabili pulizie, ignaro del pacifico clima che regna, scatena l'ennesima lite di camerata.
A teste basse tutti poi si adeguano alle scelte del capocamerata ed armandosi dei rispettivi strumenti iniziano a "spostare" la polvere. Allergici alla concentrazione anche durante le pulizie, i componenti della camerata 1 vogliono divertirsi: radio ad alto volume, con repentini cambiamenti di stazione e DJ che si intervallano vicendevolmente.
E finalmente si sente: "Inizio contrappello seconda compagnia!". Undici camerate sono in silenzio e solo la numero 1 sembra avere ancora conti in sospeso: materiale non in ordine, strani odori regnano nell'atmosfera ormai satura, ripetuti inviti al silenzio cadono nel vuoto e vengono corrisposti da altrettanti "vaffanculo, stai zitto, fai silenzio, taci mona, non rompermi i coglioni, stordito..." e così si continua fino all'entrata dello S.Ten.! "Allievi at-tenti!", tutti seguono la rivista con la coda dell'occhio, trattenendo eventuali risate ed altrettanti "vaffanculo". Il controllo pulizie può prevedere anche il passo del leopardo sotto i letti, analisi accurate dietro gli armadi, finchè una traccia di polvere viene scoperta dietro il termosifone: "Chi è il responsabile pulizie?" "Comandi..." "Stia punito!"; lo S.Ten. esce e vi è un attimo di silenzio, poi bestemmie.
La fine del contrappello è vista come una liberazione, ma ciò non significa riposo: c'è chi prepara già il cubo, chi usa l'olio 31, chi mangia, chi parla e non la smette fino a quando tutti gli altri non dormono.
Dopo questo breve escursus giornaliero, noi sette AUC siamo qui riuniti per identificarci con piccoli aneddoti per esprimere un commento su questo corso.

GELMINI SILVANO (Detto il Bambino Saggio) - 1° Letto a DX
Famoso per il suo accento "de Verona", ha impiegato un po' di tempo per inserirsi e scrollarsi di dosso l'etichetta di timidone e mammone. Purtroppo poi, diventato (non si sa come) capocamerata, non ha esitato a far pista, imponendo agli altri elementi della camerata oneri da rispettare e incarichi senza logica. Munito di un orologio "combat", acquistato durante il periodo della metamorfosi, non ha mai dimenticato di regolare la sveglia del mattino almeno dieci minuti prima. Questo rispecchia tutta la sua giornata, contraddistinta dalla fobia di anticipazione: ad ogni appuntamento doveva essere completamente pronto cinque minuti prima.

MENONI THOMAS (Detto il Logista) - 2° Letto a DX
Finito alla S.M.Alp. più per sbaglio che per propria volontà fece capire fin dall'inizio di essere predisposto più ad osservare che a lavorare. Sempre pronto a divertirsi a fare casino, è stato un guru nell'arte di imboscarsi.
La sua presenza si avvertiva soprattutto durante le pulizie serali in cui dispensava incarichi e compiti in modo esemplare a tutte le persone che lo circondavano. Servendosi della "parlantina" affinata all'università (é l'unico laureato della camerata) a più riprese ci ha ipnotizzati con discorsi demenziali che nessuno riusciva a controbattere.
La mini TV lo ha supportato tutto il corso non facendogli perdere nemmeno un Gran Premio e portando la camerata a seguire ansiosamente le sue mitiche Ferrari.
Nonostante la sua diplomazia non ha potuto astenersi dalle liti della prima camerata che a più riprese sono arrivate alle mani.

FERRAZZA PAOLO (Detto F.P.) - 3° Letto a DX
Fin dal primo giorno si intuì che la sua spigliatezza nell'esporre un qualsiasi pensiero sarebbe diventato un pozzo di problemi per i suoi interlocutori. Questo particolare veniva esaltato ogniqualvolta che il buon F.P. si trovava al centro dell'attenzione.
La prima parte del corso è stata per lui una continua guerra contro l'insistenza nel fare domande stupide e fuori luogo. Allo stesso tempo il resto della camerata ravanava per rimediare al disordine che ancor oggi lo contraddistingue. Quando tutto sembrò risolto come un fulmine a ciel sereno Nicola si impossessò della sua mente riportandolo ai vecchi canoni di inizio corso, aggravato da uno stato perenne di dormiveglia.

ANZELINI NICOLA (Detto il Ciccione) - 4° Letto a DX
Nonostante lo spirito "Combat" doveroso al corso AUC, l'allievo in oggetto non ha mai trascurato la sua provenienza e i suoi vizi: mele rigorosamente della Valle di Non, salami nostrani, formaggio Grana Trentino, vino artigianale, torte fatte in casa, non sono mai mancati nel suo armadietto e fortunatamente anche nelle nostre pance.
Soprannominato con simpatia il ciccione per il suo fisico robusto si ricorda per la sua "z" particolare umiliata più volte dagli S.Ten.
Alti e bassi di umore improvvisi lo hanno contraddistinto più volte, soprattutto verso la fine del corso quando il peso della camerata n° 1 stava diventando assillante.

CISCATO CRISTIAN (Detto Te Spusi) - 4° Letto a SX
Arrivato per ultimo in camerata, dopo pochi giorni cominciò a deliziare l'ambiente con i profumi del proprio corpo (piedi). Celebre divenne la posizione in cui venne sorpreso dallo S.Ten. Pirri alla caserma Fior di Roccia mentre fiero lanciava il suo grido: "Contro bersaglio fisso metri due, appena pronti fuoco..." seguito da un fragoroso rumore intestinale. Non soddisfatto dalla magra figura rimediata in quell'occasione, si fece beccare mentre tutto preso, alle nove di mattina, approfondiva una pornossi. Irraggiungibile quando, correndo sulle ali della fantasia, inventava canzoni e soprannomi che coinvolgevano tutta la compagnia (Papa Resca, Olio 31, etc...). Degna di essere citata infine è la canzone con cui gli ufficiali sottolineavano le varie punizioni inflittegli: "Ciscato si, Ciscato no, se famo du giorni!".

SAVIO GABRIELE (Detto Lo Stordito) - 1° Letto a SX
Il soprannome non è dovuto alla presunta superiorità degli altri componenti della camerata, ma al fatto che un bel mattino il Vez, mentre lo svalangava di sterco, proferì la mitica frase: "Savio sei uno stordito... anzi tu sei Lo Stordito!".
Recordman di punizioni, di bestemmie, di domande inutili, è stato più volte protagonista di innumerevoli liti. Celebri sono le colorite discussioni con le quali ha saputo rallegrare le nostre ore pre contrappello. Diventato improvvisamente portatore MG, è stato capace in diverse occasioni, grazie alla sua innata forza persuasiva, di convincere qualche individuo (meno furbo) a divertirsi a scorrazzare in giro per la Valle l'arnese infernale.
Le sue numerose lamentele ed i suoi estenuanti punti di vista contrari, lo faranno ricordare. Capacissimo stenditore della cera, ma soprattutto di chiedere a che ora è l'adunata alzabandiera dopo quattro mesi di corso, è uno dei personaggi più famosi e discussi della Compagnia.

PEZZARINI RAMON (Detto Pez) - 2° Letto a SX
Convinto assaltatore, si fece ripetutamente volontario portatore RV3 spergiurando ogni volta sotto il gravoso peso dell'apparecchio. Protagonista dei più accesi litigi all'interno della camerata e profondo conoscitore del calcio mondiale, ha assillato le nostre giornate con eventi, personaggi e statistiche dell'amato gioco del pallone.
Resiste ancora oggi il suo record di responsabile pulizie: per oltre un mese e mezzo senza punizioni.
Tra gli episodi che vanno ricordati ci sono: lo spuntino delle 00.15, interrotto dallo S.Ten. Berzi con la frase: "Pezzarini, cosa fa, yoga?"; la mistica ascensione a Clou Neuf con treppiede, visione della Madonna e piaghe permanenti; le ripetute sveglie alle 03.00 di mattina e i turni di guardia costantemente sotto la pioggia.


CAMERATA 2

 

Forza effettiva "iniziale": 6 Allievi ufficiali Fucilieri... (came da macello)

Forza effettiva "finale": 5 Allievi ufficiali Fucilieri

Per gli antenati fu la "Potente", la "Speditiva", la "Svaccata" per noi fu soltanto... l' "Inutile".
Nonostante la nomea poco incoraggiante, anche noi abbiamo avuto le nostre vicissitudini, gli alti e bassi, le piccole guerre interiori, piccoli momenti di gloria (??!!!) e momenti di svacco e divertimento.
.....l'allievo Gentilini, come il suo solito, inebria l'aria della camerata col soave profumo del suo DENIM MASK.......
" INIZIO CONTRAPPELLO 2a COMPAGNIAAAAAA"
Fadon: "Allievo ufficiale Fadon Giuseppe capocamerata della 2a camerata, forza effettiva e presente 6 allievi ufficiali!"
S.Ten. Rabuffi: "Cos'è questo pvofumo??... Signovi le cose sono due (pausa)... o siete dei fvocetti e siete degli scoveggioni!"... ridendo visibilmente sotto i "baffi" (quali????).
Fadon con la calma che al solito lo contraddistingue: "Comandi...non è molto tempo che sto con loro però... sì, insomma... non ho notato, diciamo... tendenze particolari, ecco".

Si seppe cosi, in via "ufficiale", che la seconda camerata era colpita nelle persone degli allievi Spessotto e Toscan, da aerofagia acuta (sicuramente dovuta alla sbobba della mensa).
D'altronde l'esordio della 2a camerata alla S.M.Alp. non fu dei più felici: riconosciuta al primo contrappello come la più sporca della Compagnia, successivamente si guadagnò 7 punizioni per le pulizie, 5 per posto branda in disordine e 3 per scarso controllo dei capocamerata.
Ma... bando agli indugi ed andiamo a presentare quelli che sono i personaggi di questa camerata.

FADON GIUSEPPE - 1° Letto a DX
Rapido e preciso la mattina era sempre pronto 10' prima degli altri, suscitando una incazzatura diffusa tra i membri della camerata. A questi momenti di fervente attività contrapponeva momenti di orientale pacatezza esibendosi in dormite prodigiose (impavido al sibilo dei proiettili... dormiva nella buca degli zappatori!).
Dall'aspetto di vero alpino, dimostrò di esserlo il giorno in cui si rifiutò di "banfare" il suo cappello con l'alcol sostituendolo con pura grappa friulana.
Maestro nei mascheramenti riuscì a trascorrere un' intera giornata a St. Marcel con gli stivaletti da lancio anzichè con i Vibram... evitando anche in quel caso la giusta punizione.

TOSCAN ROBERTO - 2° Letto a DX
L'unico caso nella storia della S.M.Alp. ad avere come nonno naja il proprio fratello... e per questo perseguitato da D'ORTY nei primi mesi della sua naja... "Un Toscan l'abbiamo già fatto"...
Scoglionato all'inverosimile dalla vita di caserma, si consolava banfando in interminabili lettere alla ragazza, di cui, però, non ricordava le fattezze, e leggendo fumetti nostromo... opps... nostrani.
Specializzato nello sfruttare i momenti liberi, poteva contare su di una rapidità d'esecuzione ai limiti del normale (epica fu la volta che si soffermò in piscina fino alle 16:45 dovendo montare di guardia alle 17:10!)

SPESSOTTO "SPEX" ALBERTO - 3° Letto a DX
Nei primi giorni si dimostrò attivo e disponibile.
Più massaia che guerriero si distinse nel cucito e nel mantenere l'ordine e la pulizia della camerata. Dopo poco o poco dopo lo scazzo lo travolse irrimediabilmente e si risvegliò in lui la parte più intollerante che gli valse il nome di SKLER.
Si offrì volontario una sola volta ottenendo, invece che benefici, "il treppiede" della MG da portare a Clou Neuf; imparò la lezione e da allora l'imbosco fu la sua religione e ancora oggi alcuni ufficiali non associano al suo viso il suo nome.
I suoi incubi ricorrenti furono: la sveglia, reazione fisica, M.llo Migliorini e Stradi come responsabile pulizie!
Hobby: Musica, fotografia e... bestemmia a ruota libera.

SALUTARI MARCO - l° Letto a SX
Sbagliando treno arrivò ad Aosta come fosse San Remo in realtà voleva andare a San Scemo. (Mi è venuta di getto, scusate)
Già dal primo giorno si mise in mostra adducendo fantascientifiche scuse per non pulire la camerata ed ogni volta che Fadon chiedeva : "Chi va ai corridoi?", Salutari, con un sforzo che rasentava quello di Spessotto quando portò il treppiede a C.N., rispondeva "...vabbe’ se proprio tocca vado io" partecipando sensibilmente al processo che portò alla nascita di SKLER.
Purtroppo la selezione spietata si abbattè sulla sua nuca costringendolo a passare a miglior vita al Plotone Comando.

GENTILINI "GENTILANZA" GABRIELE - 2° Letto a SX
Un uomo e il suo naso: personaggio dal carattere in apparenza molto estroverso ma in realtà timido cucciolone.
Rischiò più volte il linciaggio da parte dei "compagni" di corridoio a causa della sua inclinazione allo scherzo a volte intempestiva. Seminava il panico chiamando adunate puniti (i quali erano sotto la doccia), diffondendo notizie false inerenti il programma settimanale e gli orari dei contrappelli ed esibendosi in fantascientifiche banfate.
L'origine Romagnola non lo aiutò in quei pochi giorni in cui il freddo si fece sentire; il 26-6-96 nel famigerato Menouve alto rischiò il congelamento dal quale si salvò grazie ai calorosi schiaffoni dei compagni "amici", i più affettuosi utilizzarono metodi più efficaci come FAL, Castagnole, Vibram e artifizi vari. Nonostante fosse il più giovane sfiorò la zona baffo divenendo capocamerata, cosa che gli permise di raddoppiare le sue già innumerevoli banfate.
Note Particolari: La sua faccia e certe sue espressioni di scherno ispiravano l'uso del calciolo del FAL sui denti!

STRADI ALESSANDRO - 3° Letto a SX
Nonostante fosse l'unico laureato della camerata, all'inizio, militarmente parlando, era il più STORDITO. Coerente con se stesso, la naja non lo cambiò e ancor oggi il suo cubo risulta essere il più "catrame".
La sua tenacia, la volontà e la disponibilità di materiale farmaceutico gli permisero di raggiungere tutte le vette e di temprarlo nello spirito e nei talloni!
Se le risorse fisiche erano appena sufficienti, così non si può dire di quelle finanziarie che gli garantirono un continuo contatto telefonico con ragazza, genitori e parenti vari ed un continuo servizio di lavanderia esterno.